Thursday, October 30

NESSUN COLORE ATTIVO


Dormi. Incolore. La tua vita è in via di definizione.
Sogni. Dio è dietro di te?




No. Non svegliarti. La realtà è sempre uguale, una macchina che "monta" prese per il culo sorridenti, tristezze evidenti, "a glittering eye" che ben/sad risalta sul nero/black.

Sei nato da poco, puoi pensare che dio è veramente dietro di te ma per poco. Poi welcome to, nessuna festa in tuo onore però.

Il giallo è il mio colore “aspirazionale”.


Ma il giallo è spremuto.
Il limone è scaduto.
Non si può riutilizzare. Reinventare?

No, non affannarti.
Signor tempo meteorologico: "devi aspettare, oh bambino nato da poco, che mi porti via l’autunno, l’inferno … le stagioni non sono più quelle di una volta. Potresti aspettare per sempre. Sai dio vive sull'olimpo, io sono un semplice dipendente divino e ... farmi parlare non."

Il bambino dice: "perchè?"

Dipendente con un cuore: "torna a dormire, le ore sono ancora quelle piccole. E tu sei ancora ... "



È impossibile coprire questi pezzi di ferro: yellow/oh.


Ho disegnato il minimo sindacale/scritto una storia molto reale

Tuesday, October 28

GLI ERRORI CREATIVI DI MØLLER A MILANO

Mi piace l’arte contemporanea perché è viva, contemporaneamente alla mia esistenza.

Semplicemente. Anche l’arte vecchia “ma solo se vintage” – you know?

Mentre io sto/respiro quindi io vivo, qualcosa sta. Nascendo per la prima volta.

È il presente/prossimo futuro.

Certo, certe. Cose, cosa. Sono? Non è questo il caso di Møller.

Artista a voler essere sintetica ma io non voglio essere un tessuto misto a.

Esiste la seta, la femmina e il maschio, il cashmere. Nessun tessuto ibrido: gay.

Dico che Møller è una persona speciale.

Artista è un termine qualunquista, di sinistra.

Dico che il 10% della popolazione mondiale, perché il resto è ciarpame, dovrebbe “assaggiare” con la testa, la femmina, ed il … un tale stupido muscolo cardiovascolare non poteva che essere maschio … un mondo speciale.

Sorprendentemente contemporaneo.

Non tutto è ciarpame.

Questa la bozza scritta in tempo breve di un’impressione conseguente alla vista di un capolavoro.

Al plurale.



Simon Dybbroe Møller
Galleria Francesca Minini
Milano


Ho disegnato 164 parole/ scritto 2 stili

Sunday, October 26

UNA SCIMMIA NEONATA E UNA BAMBINA GIÀ GRANDE


Uno stile vecchio, romantico, a quadretti, semplice, di cotone, con gli occhi affettuosi, un abbraccio fuori proporzione,
le labbra rosse,
le guance rosa,
la carne color pelle bianca
le lacrime per amore, la voglia di prendersi cura di una persona più grande di noi. E noi?

Thursday, October 23

NESSUN TITOLO

All’incirca penso che.

Corriamo bruciando 500 kcal ogni acca: velocemente dietro alle scadenze … ci inventiamo oBbiettivi: non percorribili … calcoliamo il rapporto calore/bontà di un cazzo di yogurt in un mercato intitolato ad una s lunga davanti ad un big-freezer-enterprise - urge calore … cerchiamo di migliorarci continuamente solo per.

Per quel gusto che da domani in gelateria potrai prendere per il culo - un cono grande senza la panna, non voglio essere gentile.

Per diventare qualcosa in cui crediamo – il mondo esterno, dice. Qualcosa di meglio, anche. Dio?

Per + per =

Ma, nessuno ha mai visto il signore. Bianco?

Ma la metamorfosi dal nero al … in, con, su, per … non è possibile signorina, non dire che ti dispiace sorridendo anche.

Ma + ma = nebulosa caotica.

Sputiamo sangue ogni giorno solo per renderci perfetti. La perfezione è. Mi viene in. Alla bocca solo parole inappropriate. Mente solo il numero, di tre uno, il risultato.

Tutto è finalizzato. All’apoteosi. L’Olimpo?

Ci ripetiamo – io ripeto quel che voi ripetete e sotto intendo noi, includendomi nel gruppo … provvederò a eliminarmi presto - che un giorno davvero godremo e verremo premiati.

Cazzate psicologiche. Mi sono provveduta. Luci basse. Ma le modelle sono morte.

C’è una sola cosa che riesce a unire tutto, che collega sforzi interminabili e dolori.
E’ il voler essere accettati, signori e -ore.

Concludendo,

cazzo cosa volevi dire silvana?

NIENTE.

Hai guardato come stanno invecchiando quelle travi?

Ogni tanto andrebbero pulite e ci dovresti dare l’antitermiti.


Ho disegnato 209 parole di troppo.

Tuesday, October 14

TUTTO È WIRELESS, ONNIPRESENTE E MALEDETTAMENTE IMMATERIALE … DOVE SEI?

Tutto è contemporaneamente, in continuo movimento.
La psicologia dell’essere umano è puro copia-incolla, le personalità interscambiabili.
Nessuno vuol guardare il suo ORIGINALE, molto meglio tentare di ASSOMIGLIARE.
Non conosco il tuo nome ma so tutto di te.
Io sono.


“Ehi, grandissimo pezzo di merda, io sono un cazzo di clone.
Esisti solo perché una checca sfondata s’è imbarcata nella fecondazione assistita.
Io esisto grazie al Comando V. Copia e incolla il DNA di non so chi. Ah-ah. Perciò ho il permesso di sentire che il mondo di una ragazzina digitale è tutto per me. Ci sto dentro. È me. Ciao.
Stammi a sentire, ho un terzo dilemma. Il mio cazzo di avatar.
Non mi ignorare, no, no, no. Me, me, me, me. Io, io, io, io. Ciao.
Ti metterò tra virgolette con le mie sante ditine, brutta troia”

Ryan Trecartin, I-Be Area


UN’INTERA SOCIETÀ DISTESA SUL LETTINO DI UNO STRIZZACERVELLI … MA LUI STARÀ BENE?

Un’intera società col cervello strizzato, deformato … illusa da un mago della testa che cerca di escogitare improbabili teorie fantastiche trovando soluzioni fittizie da oroscopo dei settimanali a 0,50 cent, sul funzionamento della TUA testa … si sveglia ogni giorno dormendo dal lettino.
Chi sono?

Ho disegnato 223 parole/scritto 1 stile.

Friday, October 10

PEDALANDO VELOCEMENTE UNA BICICLETTA CHE HO TANTO DESIDERATO ... IN SALITA

“Quel tempo prossimo futuro” è diventato “presente contemporaneo” – nuovo tempo di verbo inventato al momento, in un istante giornaliero.

Torno indietro, al tempo di una extra-fotografia … divina, in sintonia con questi tempi contemporanei. Moderni - dicono ripetendo da vent’anni, in coro, amen.



Quello che vedi è nero.
Macchie invadenti di colore coprente.
Vedi nero perché il resto è bianco. Il nero su nero è infernale: noi dobbiamo ancora immergerci dentro.

Sum-up: c’è il nero abbondante e il bianco candeggina/succo ace – esiste. In cielo.
Nessuno guarda più in alto.

Il contorno si chiama paesaggio.
Le sfumature. I particolari: sono rari. Un diamante al confronto si trova in tutte le gioiellerie del corso. E non-visibili all’occhio umano vegetale, generale.

La fortuna non è solo “entrare in una ricevitoria” e vincere alla lotteria.
La possibilità di scorgere oltre è un dono da non rinchiudere in cassaforte.
Allentare la presa e prendere le distanze da certe visioni toglie la magia. Il mistero. Il futuro.

C’è il rischio che ti rimane solo il nero, e se non riesci a guardare in alto, ancora nero.
Il bianco si perde nel cielo.
La magia evapora … era lì un istante fa. Poi è scomparsa. Chi l’ha vista?

“Dietro” la notte buia ed assassina, “ci sta” il paesaggio.
E il cielo: direzione altissima.

Ho disegnato 233 parole/written one style.

Thursday, October 2

IO CREDO IN GESÙ E DIOR, E TU?

Voto per il bianco.
Io unica elettrice. Ha vinto il.
Nel bel mezzo della Paris fashion week - si fa per modo di dire dantesco/divino - prendo to talk della prima parte della Paris fashion week
?
Ho la palpebra calante.
Pubblicità.
Io credo in Gesù e Dior.
Scrivo che John Galliano è una persona molto speciale.
Ogni cosa che propone può piacere o non, il chiodo non batte su questo muro.
John Galliano crea stile.
Ogni suo abito ha una storia con una memoria ... molto espandibile.

E ...
mi dispiace ... ma la moda è Parigi.
La moda con il sole a mezzanotte, voglio dire.
Lo stile.
Sobrio, inebriante. Classicamente all'avanguardia.
Capace ancora di far sognare. E scacciare tutte le crisi contemporanee.





La moda a Parigi è emozione effervescente.
Alcool puro.
Enfatizzerò? Non credo però.
Dior, Lagerfeld, Margiela & Balenciaga sono puro astonishment.
E la meraviglia unisce in sè bellezza e paura.


Arrivederci Martin Margiela.
Ho disegnato niente/scritto casino royale.

Wednesday, October 1

DISCUTENDO DI UNA DISCUSSIONE CONNESSA ALLA MODA PER MODO DI DIRE POPOLARE, PRENDO TO TALK DELL'ESSERE UMANO CONTEMPORANEO

Anticipando il lavoro-capo, invertendo le parole letterarie quindi capo-lavoro:

IO VESTO IL CORPO DEGNO.

Dalla discussione sul corpo secco mi astengo, io stilista sporca d'erba non recito patatine e hamburger stereotipati parecchio.




Si chiede loro di non mangiare solo. Non sarà peggio rompersi la schiena in miniera. Il culo pure.

La malattia è altra cosa.

Lo stress è colpa del lavoro manageriale?

E la depressione ... "del prozac che non c'è più"?

Scandalo in the city. Elena Mirò mi fa più schifo.

Le modelle deformi sono più normali? Il popolo condito all'olio d'oliva dice sì.

Il mondo è cambiato. Si stava meglio ... quando si stava meglio.

Ora si sta, io non sto tanto bene.

Il popolo cerca i sensi alle vite. Crede negli dei. Ogni giorno è a caccia delle colpe da assegnare a qualcheduno. Ho medaglie numerose.

Esiste poco.
C'è il presente. Io credo nel coraggio: il pensiero positivo.

Paris fashion week mi fa stare bene come.


Sfilano Abiti meriterevoli dell'iniziale maiuscola, e i giornali - precisamente gli articoli inseriti all'interno dei quali - parlano delle modelle secche e troppo giovani, riciclando vecchi articoli che s'abbinano con tutte le stagioni. Sempre.

La monotonia è una crisi morale gravissima.

Chiedo urgentemente un mondo differente.

Io scrivo molto volentieri dei vestiti.

Dei manichini m'importa all'incirca zero.

Guardo solo il colore: b o w.

Behind ogni collezione c'è un Matrix to understand.

Non scommetto cento ma per il momento io credo fedelmente che la mia missione, sfruttando la vista di un occhio-ancora-vedente e il tatto di due mani burn identity, sarà scrivere quel che l'abito è.

Suscita in silvana maiorano srl.

Corriere, repubbliche, donne moderne, gioie e grazie connesse sparlano volentieri di modelle, diete e sniffate varie.

Nessuno usa più raccontare l'abito.

Qualcuno lo ha mai fatto?

NERO.

Ho disegnato un casino di parole/scritto 2 stili.