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Monday, March 9

JOHN MARTIN JUNYA VIKTOR & …

L’ispirazione di Galliano per Dior mi è piaciuta poco: non amo quella moda che si rifà all’India, alla Russia, troppo ricca da sultano del Brunei a spasso per via Montenapoleone.
La lezione di Chanel, di togliere invece che aggiungere sempre qualcosa da un abito, è il mio primo comandamento.
Però i signori orientali sono i soli che forse continuano a comprare quindi va bene, perché oltre la scelta di soddisfare un preciso target, c’è stata creatività, sperimentazione, quel che da una grande casa di moda ci si aspetta: sempre, tranne ormai da Gucci e italian company varie. La prima parte della sfilata, poi, assolutamente eccellente: silhouette perfette, tessuti innovativi, texture originali e, i capispalla, always notevolissimi.

La testa di Galliano si esprime bene nei suoi assoli. John è un artista molto razionale “anche se non si direbbe” e per questo può disegnare per Dior.
Lo stesso vale per Karl.

Lo stile di Martin mi piace sempre … questa volta doppiamente. Margiela è un artista. Ci ricorda come la moda è anche arte, questo è necessario ed è l’unico che lo sa/ppia fare.


Junya Watanabe è un altro genio completo che “comprendo” benissimo sconosciuto alle masse per fortuna.


Viktor & Rolf fanno una moda concettuale divertente irriverente a metà percorso tra Martin e Galliano.
Grandi innovatori, la prima sfilata online (solo online) è stata la loro.


Christian Lacroix e Hussein Chalayan: due collezioni insindacabilmente al di sotto degli standard, loro personali.
Pure Givenchy ma per questa volta mi fermo alla penultima uscita e faccio riposare occhio e lingua.
Stella McCartney … è la figlia di Paul. Fai “quella semplice” ma hai da dire niente.
Sorpresa Haider Ackermann.

Ennio Capasa: hai fatto una collezione orrenda per difetto. Nasconditi che sei diventato una salsiccia cinese, czzo ridi con la testa obliqua?

Concludiamo in "extreme beauty ... ( in Vogue" - la bellezza in mostra a Palazzo del "Razocinio" a Milano fino al 10 maggio) ... una nuvola "bianca" per

S O R V O L A R E

Ho disegnato criticamente dal latino, sottocategoria verbale: analizzare/scritto la moda. E un "ennio" alimento malsano cinese con l’involucro fatto in Italia come le borse di Prada.

Tuesday, February 24

ANCHE LA SAINT MARTIN HA PERSO LA FANTASIA

Una settimana fa: la moda a New York. Bene. Punto.
Unico dettaglio degno di essere citato: il cappello di Narciso Rodriguez. E ho detto tanto.



Oggi: la moda a Londra. Wow.
Aspettando con ansia la sfilata collettiva della scuola di moda più famosa al mondo, la Saint Martin School puntini, sbadigli, puntini, parole inappropriate, puntini
Tutto già rivisto, ma questo è un problema solo per chi ha già visto. È tutto molto banale. Copia Maison Martin Margiela e incolla “margela”. Continua …




La creatività più originale al mondo ha perso “i santi” in cielo.
Londra come New York.
Aspettando Milano … intanto solo Parigi puntini positivi puntini I love Lagerfeld e Galliano

Cacciate Frida Giannini: Tom dove sei?
Sappiate che Valentino ritornerà, tempo: tra poco
E che la sfilata di Burberry sarà una delusione

Thursday, October 2

IO CREDO IN GESÙ E DIOR, E TU?

Voto per il bianco.
Io unica elettrice. Ha vinto il.
Nel bel mezzo della Paris fashion week - si fa per modo di dire dantesco/divino - prendo to talk della prima parte della Paris fashion week
?
Ho la palpebra calante.
Pubblicità.
Io credo in Gesù e Dior.
Scrivo che John Galliano è una persona molto speciale.
Ogni cosa che propone può piacere o non, il chiodo non batte su questo muro.
John Galliano crea stile.
Ogni suo abito ha una storia con una memoria ... molto espandibile.

E ...
mi dispiace ... ma la moda è Parigi.
La moda con il sole a mezzanotte, voglio dire.
Lo stile.
Sobrio, inebriante. Classicamente all'avanguardia.
Capace ancora di far sognare. E scacciare tutte le crisi contemporanee.





La moda a Parigi è emozione effervescente.
Alcool puro.
Enfatizzerò? Non credo però.
Dior, Lagerfeld, Margiela & Balenciaga sono puro astonishment.
E la meraviglia unisce in sè bellezza e paura.


Arrivederci Martin Margiela.
Ho disegnato niente/scritto casino royale.