Wednesday, October 1

DISCUTENDO DI UNA DISCUSSIONE CONNESSA ALLA MODA PER MODO DI DIRE POPOLARE, PRENDO TO TALK DELL'ESSERE UMANO CONTEMPORANEO

Anticipando il lavoro-capo, invertendo le parole letterarie quindi capo-lavoro:

IO VESTO IL CORPO DEGNO.

Dalla discussione sul corpo secco mi astengo, io stilista sporca d'erba non recito patatine e hamburger stereotipati parecchio.




Si chiede loro di non mangiare solo. Non sarà peggio rompersi la schiena in miniera. Il culo pure.

La malattia è altra cosa.

Lo stress è colpa del lavoro manageriale?

E la depressione ... "del prozac che non c'è più"?

Scandalo in the city. Elena Mirò mi fa più schifo.

Le modelle deformi sono più normali? Il popolo condito all'olio d'oliva dice sì.

Il mondo è cambiato. Si stava meglio ... quando si stava meglio.

Ora si sta, io non sto tanto bene.

Il popolo cerca i sensi alle vite. Crede negli dei. Ogni giorno è a caccia delle colpe da assegnare a qualcheduno. Ho medaglie numerose.

Esiste poco.
C'è il presente. Io credo nel coraggio: il pensiero positivo.

Paris fashion week mi fa stare bene come.


Sfilano Abiti meriterevoli dell'iniziale maiuscola, e i giornali - precisamente gli articoli inseriti all'interno dei quali - parlano delle modelle secche e troppo giovani, riciclando vecchi articoli che s'abbinano con tutte le stagioni. Sempre.

La monotonia è una crisi morale gravissima.

Chiedo urgentemente un mondo differente.

Io scrivo molto volentieri dei vestiti.

Dei manichini m'importa all'incirca zero.

Guardo solo il colore: b o w.

Behind ogni collezione c'è un Matrix to understand.

Non scommetto cento ma per il momento io credo fedelmente che la mia missione, sfruttando la vista di un occhio-ancora-vedente e il tatto di due mani burn identity, sarà scrivere quel che l'abito è.

Suscita in silvana maiorano srl.

Corriere, repubbliche, donne moderne, gioie e grazie connesse sparlano volentieri di modelle, diete e sniffate varie.

Nessuno usa più raccontare l'abito.

Qualcuno lo ha mai fatto?

NERO.

Ho disegnato un casino di parole/scritto 2 stili.

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